Noa di Cacharel: perla low cost


Possibile che il naso creatore di una bomba a mano armata come Angel di Mugler sia stato capace di realizzare un profumo come Noa di Cacharel? Possibile, eccome. È la magia dell'arte profumiera, ragazzi. 
Lanciato nel 1998, Noa si presentava chiaramente, sin dalla pubblicità che compariva in TV o sui giornali, per quello che era: un floreale muschiato, etereo e quasi trasparente. La boccetta, davvero elegante, con la caratteristica perlina libera di fluttuare all'interno del jus cristallino, rappresenta appieno la natura della fragranza.
L'apertura è fresca e tersa, grazie alle note verdi, al muschio bianco e a fiori come la peonia e la fresia. Il tutto con un lieve accordo fruttato donato dalla pesca e dalla prugna. Il cuore è un tripudio floreale candido: si fanno stada il giglio, il mughetto, il gelsomino qui assolutamente non voluttuoso ma appena sbocciato. Arrivati a questo punto si potrebbe parlare del classico profumo di pulito, di panni stesi al sole, di bucato, di saponetta et similia ma...sul fondo arriva il twist davvero interessante. La base del profumo diventa più profonda, con sandalo, vaniglia e un tocco di caffè (quando ancora non era un trend sdoganato) che evita alla fragranza di scivolare nella banalità. Anche il coriandolo dona quell'effetto leggermente speziato fresco che elimina l'effetto ammorbidente e dona al profumo originalità e un pizzico di aromaticità.


In sostanza, con Noa andate sul sicuro. Vi sentite a posto con voi stessi e allo stesso tempo siete sufficientemente eleganti da attirare le attenzioni altrui. Non è un profumo iper seducente ma non rinuncia ad essere femminile. È un quattro stagioni perfetto, anche se in primavera può esprimersi al massimo della sua potenza. Attualmente, si trova in vendita a prezzi davvero stracciati, cosa che mi avvilisce e mi rende felice allo stesso tempo, visto che così posso goderne a piacimento senza troppi sensi di colpa. Non abbiatene nemmeno voi.

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