Flower Ikebana Sakura di Kenzo: quando l'equilibrio diventa arte

Mi rendo conto che gran parte dei profumi che ho in collezione non sono recenti. Tra i profumi moderni, quelli che mi hanno colpito al punto di spingermi ad acquistarli sono, ahimè, davvero pochi. Mi sono quindi ripromessa di parlare ogni tanto delle ultime uscite nel mondo della profumeria, perché quando c'è qualcosa degno di nota sugli scaffali è giusto dargli lo spazio che merita. 

Kenzo è un brand che mi piace molto e di Flower ho già parlato qualche post fa. Ho annusato quasi tutti i suoi innumerevoli flankers, che, devo dire, sono in parte anche interessanti. Ma nessuno mi aveva spinto all'acquisto tranne il Flower Ikebana.

Uscito nel 2023 e composto dai profumieri Alexandra Monet e Alberto Morillas, questo nuovo flanker ripropone la tipica boccetta kakemono del capostipite, che ho sempre trovato originale ed elegantissima. 

La fragranza è centrata sul concetto di equilibrio, esattamente come l'ikebana, l'arte giapponese di creare delle composizioni con i fiori recisi. Come non sono i singoli fiori ad essere davvero importanti quanto l'armonia che si crea dalla loro associazione, così le singole note della fragranza creano l'opera d'arte solo quando risuonano assieme. 

Il profumo si apre con una nota molto particolare di tè Sobacha, un tè derivato dal grano saraceno, che porta sfumature tostate e quasi simili al cacao. L'aspetto aromatico e quasi gourmand della testa introduce il cuore dolce del profumo, costituito da una danza tra il fiore di sakura (ciliegio giapponese), insieme all’assoluta di tuberosa indiana. Quest'ultima gioca un ruolo cruciale nella composizione, con le sue note calde e conturbanti. La dolcezza della tuberosa si fonde poi perfettamente con un sandalo cremosissimo e con il legno di cedro, che io percepisco davvero intenso e protagonista. 


Flower Ikebana non è un profumo banale, e non è costruito per piacere a tutti i costi. Sebbene sia portabilissimo, ha comunque una sua ricercatezza, tipica del brand, che lo rende adatto anche a contesti più formali. Soprattutto, ha una sua identità ben definita, che si discosta parecchio dal Flower originale. 

Amanti dei profumi, quindi, non disperiamo: ancora oggi, sugli scaffali, ci sono piccole gemme da scoprire. 

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