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Ah, che bella la Maison di Oriza Legrand! La sua storia centenaria, il tentativo di riscoprire le formule originarie dei profumi settecenteschi che fecero la fortuna della casa e del suo fondatore, Jean-Louis Fargeon, mi ha sempre fatto sognare ad occhi aperti. D'altronde i clienti della Maison Oriza erano personalitΓ  di non poco conto: Maria Antonietta, Napoleone, Luigi XVI. Ho acquistato ben due Discovery kit e devo dire che ho annusato profumi eccezionali, complessi indubbiamente, non semplici nΓ© modaioli, ma estremamente eleganti e molto evocativi. 

Heliotrope (giΓ  Heliotrope Blanc) Γ¨ forse uno dei piΓΉ "semplici", lineari, accattivanti. Incentrato sulla nota dell'eliotropio (o meglio, dell'eliotropina di sintesi, giacchΓ© la resa di estrazione dal fiore Γ¨ praticamente nulla), Heliotrope si presenta come un profumo soffice, talcato, morbido. L'apertura Γ¨ particolare, con una nota mandorlata amarognola, quasi simile all'amaretto, che poi pian piano scompare e lascia il posto ad un sentore di eliotropina vanigliato, reso talcato e polveroso grazie alla violetta, all'iris e alla mimosa. L'asciugatura Γ¨ estremamente confortevole, morbidissima, grazie ai muschi e alla nota di riso, immancabile in un profumo di una Maison che si chiami Oriza. Il fondo dura molte ore, e vi farΓ  sentire avvolti da una nuvola di dolcezza polverosa davvero confortevole, una specie di coperta di Linus che profumi di talco. 


Il fiore dell'eliotropio è così chiamato in quanto segue il sole durante tutto il suo cammino. Fiore che sembra incarni la ninfa Clizia, amata e ripudiata da Apollo, che guarda il carro del Sole struggendosi di amore, e che proprio il Dio delle Arti tramutò per pietà nella piccola pianta dai fiori profumatissimi. Heliotrope vuole rappresentare proprio questo: da un lato, la pietà che lenisce le sofferenze e dall'altro la forza instancabile dell'amore, che move il sole e le altre stelle.

Ovidio scrive nelle sue Metamorfosi: 

"Si dice che il suo corpo aderisse al suolo e che un livido pallore trasformasse parte del suo incarnato in quello esangue dell’erba; un’altra parte Γ¨ rossa e un fiore simile alla viola le ricopre il volto. Malgrado una radice la trattenga, sempre si volge lei verso il suo Sole e pur cosΓ¬ mutata gli serba amore”. 

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