𝑺𝒄𝒂𝒓𝒍𝒆𝒕 π‘·π’π’‘π’‘π’š π’…π’Š 𝑱𝒐 𝑴𝒂𝒍𝒐𝒏𝒆: π’…π’π’“π’Žπ’Š π’‡π’†π’π’Šπ’„π’† π’Šπ’ 𝒖𝒏 π’„π’‚π’Žπ’‘π’ π’…π’Š π’ˆπ’“π’‚π’π’

Ho annusato per la prima volta questa fragranza tre anni fa, a Parigi, durante un viaggio di lavoro. Devo dire la veritΓ , di Jo Malone non conosco molto, a parte i profumi realizzati in collaborazione con Zara. Ma Scarlet Poppy mi aveva incuriosito, ne avevo sentito anche parlare molto bene, quindi appena si Γ¨ presentata l'occasione ne ho approfittato. E mi Γ¨ piaciuto! D'altronde, con quelle note dichiarate, era difficile il contrario. Si tratta essenzialmente di un talcato dolce: semi di ambretta, iris, eliotropio miscelati alla fava tonka e alla vaniglia rendono il profumo soffice, accogliente, vellutato. 



Quello che rende originale la fragranza Γ¨ questa nota di orzo che io percepisco bene in apertura, e che subito vi trasporta in un campo di grano illuminato dai raggi di un sole nell'ora del tramonto. E in questo campo, l'oro del grano si mischia con il rosso dei papaveri mossi da una leggera brezza. Si, perchΓ© - nomen omen - la nota di papavero in piramide Γ¨ dichiarata. Ma che odore ha il papavero? Qui si fa riferimento al papavero iraniano, che per ovvi motivi non posso conoscere. Ma quello che sento quando annuso i papaveri nostrani, i rosolacci che crescono ai bordi delle strade, Γ¨ un profumo dolciastro, erbaceo, con una punta amarognola. In questa fragranza, per quanto mi riguarda, Γ¨ piΓΉ una suggestione quindi, che un reale sentore. Per me Scarlet Poppy rimane in profumo soave, ancorato alla terra, pronto ad accogliere. Una fragranza che sa di primavera, di rifugio sicuro, di tempo che scorre lentamente. E anche di una sottile malinconia: la sua durata non Γ¨ portentosa, quasi a ricordarci che la sosta non puΓ² durare per sempre.


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