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Ci sono alcune fragranze appartenenti al segmento della profumeria commerciale che possono essere considerate dei profumi artistici a tutti gli effetti. In particolare, c'Γ¨ stato un momento temporale preciso, che si si colloca tra il ventennio anni 90-primo decennio 2000 in cui la profumeria designer ha sfornato fragranze davvero originali, uniche ricercate. Womanity di Mugler Γ¨ uno dei profumi piΓΉ particolari e divisivi mai creati, e non potrebbe essere altrimenti, visto che porta la firma di una maison che non ha mai avuto paura di osare. Lanciato nel 2010, questo profumo sfugge alle classificazioni tradizionali e si impone come un esperimento audace e provocatorio, tanto nella composizione quanto nell’idea che lo sostiene: celebrare la femminilitΓ  in tutte le sue sfaccettature.



Appena vaporizzato, Womanity colpisce con una nota di fico maturo, dolce ma non zuccherino, cremoso e avvolgente. Ma Γ¨ quando entra in scena la nota salata, quasi marina, ottenuta con un accordo di caviale, che il profumo si rivela davvero per ciΓ² che Γ¨: una creazione fuori dagli schemi. L’incontro tra il fico e il caviale Γ¨ inaspettato e straniante, quasi disturbante a un primo impatto, ma proprio per questo affascinante. C’Γ¨ qualcosa di viscerale in questa combinazione: evoca contrasti, identitΓ  multiple, una femminilitΓ  che non si lascia addolcire nΓ© semplificare.
È un profumo che non cerca di piacere a tutti, anzi: sfida, divide, mette alla prova chi lo indossa. In sintesi, Womanity non è un profumo banale. È teatrale, anticonvenzionale, profondamente evocativo. Lo si ama o lo si detesta, ma di certo non lascia indifferenti. E in un mercato spesso omologato e prevedibile, è una dichiarazione di identità potente.

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