Casmir di Chopard: echi dal medioriente
Comincio col dire che per me questa fragranza ha un valore affettivo, quindi la recensione potrebbe essere in parte non oggettiva. Avevo 19 anni quando scorazzavo, mano nella mano con la mia migliore amica dell'epoca, per le strade della mia città, ognuna con un auricolare infilato nell'orecchio, ascoltando insieme In Utero dei Nirvana. Il ricordo è nitido, così come cristallino è l'odore che percepisco arrivare dalla mia amica. Era quello di Mirra dei Tesori d'Oriente, noto dupe del Casmir di Chopard. All'epoca non avevamo un soldo e persino un profumo considerato low cost era per noi inaccessibile. Così ci si accontentava della copie, fatte anche abbastanza bene. Era il suo profumo, dicevo, e dopo poco diventò anche il mio.
Casmir di Chopard è una fragranza lanciata nel 1991, creata dal naso Michel Almairac. Già dalla boccetta, è chiaro che ci troviamo di fronte a un qualcosa che vuole richiamare l'oriente e le sue atmosfere. In apertura abbiamo un mix di frutta tropicale tra cui pesca, cocco, mango, che fa quasi venire l'acquolina in bocca per quanto è succoso. Il cuore floreale è sontuoso, con gelsomino e mughetto (e giurerei anche Ylang Ylang anche non riportato in piramide). L'atmosfera che ricrea è prettamente esotica, quasi rovente, e riporta alla mente immagini di mercati in città mediorientali. Contribuisce a tale percezione la base ricca, con una combinazione di vaniglia, patchouli, ambra e legno di sandalo, che lascia una scia calda, cremosa e davvero persistente.
Casmir e' un profumo vibrante, avvolgente, perfetto per scaldarsi nelle stagioni fredde; tuttavia, nelle prime fasi, ha un po' di vibes che ricordano la crema solare cosa che non lo rende totalmente fuori luogo nelle stagioni calde, magari nelle sere d'estate.
È stato un profumo che ha avuto un discreto successo e ancora oggi ha tanto da raccontare. Oggettivamente.
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