𝑵𝒆𝒓𝒐𝒍𝒊𝒂 𝑽𝒆𝒕𝒊𝒗𝒆𝒓 𝑯𝒂𝒓𝒗𝒆𝒔𝒕 𝒅𝒊 𝑮𝒖𝒆𝒓𝒍𝒂𝒊𝒏: 𝒖𝒏𝒂 𝒑𝒊𝒐𝒈𝒈𝒊𝒂 𝒅𝒊 𝒎𝒊𝒆𝒍𝒆

Partiamo dal presupposto che quello che fa Guerlain in ambito di profumi quasi mai mi delude. Aggiungiamo che le Aqua Allegoria, specialmente quelle delle primissime collezioni, mi sono piaciute quasi tutte. Eppure che mi piacesse Nerolia Vetiver non era scontato. Perché non sono una da profumi verdi, aromatici, terrosi. Eppure, quando l'ho annusata la prima volta in profumeria ho esclamato: "Ma è l'odore della pioggia! Maraviglia!". Si, perché questa è stata la suggestione che mi ha regalato a primo impatto. Tuttavia, non l'ho comprata. Forse non volevo credere nemmeno io che un profumo del genere potesse piacermi. 

E poi è arrivato lui, Nerolia Vetiver Harvest. Guerlain, ho pensato, tu mi vuoi sedurre: se a quella meraviglia che era la versione base ci aggiungi questa nota mielata fiorita, beh, mi hai conquistata. 

La fragranza, realizzata con materie prime naturali, si apre infatti con questo miele ai fiori d'arancio favoloso, non denso e pesante, ma direi leggiadro. Man mano che passano i minuti esce fuori il nerolia vetiver classico, con questo neroli intensamente agrumato che si sposa con l'aspetto legnoso, secco, terroso e leggermente aspro del vetiver. Perfetto secondo me per la primavera ma posso dire che col freddo regala molte soddisfazioni, anche grazie alla sua persistenza stellare. Lo trovo nel complesso un profumo molto originale e coraggioso, perché ahimè, è abbastanza fuori dai gusti delle masse. Infatti l'ho visto ben presto negli angoli dei profumi in offerta, quindi vi consiglio di sentirlo prima che venga discontinuato, come è successo a gran parte dei profumi meritevoli negli ultimi anni. Ahimè, mi consola solo il pensiero che tanto Guerlain ci regalerà sempre queste gemme di valore. 

Se ti va, lasciami un commento e segui la mia pagina INSTAGRAM