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Della storia e della portata rivoluzionaria di Habanita di Molinard ho giΓ  parlato in un post ad hoc qui sulla pagina. Oggi invece vi descriverΓ² la riformulazione attualmente in commercio che risale al 2012 e si trova a prezzi molto accessibili.

L'Habanita moderno conserva il carattere arcaico e distintivo del capolavoro del 1921, ma lo ricodifica in chiave moderna, rendendolo piΓΉ arioso, leggibile e facilmente portabile. L’impronta talcata, cuoiata e fumosa che ha reso leggendario Habanita viene qui alleggerita, in una fragranza meno oscura ma sempre misteriosa.



La partenza, pur mantenendo una certa densitΓ , Γ¨ meno opprimente rispetto all’originale. Le note di testa, amare e sferzanti, introducono l’accordo poudrΓ© con una luminositΓ  dosata, quasi a voler annunciare senza forzature la sua evoluzione piΓΉ profonda. La nota verde, leggermente amarognola e resinosa del mastice, Γ¨ preponderante per buona parte dell'evoluzione, fungendo da ponte tra la fase centrale e quella di fondo, conferendo struttura, secchezza e un timbro aromatico lievemente terroso. Ma Habanita Γ¨ anche e soprattutto un profumo talcato: eliotropio, sandalo, ambra e una vaniglia asciutta, non gourmand, creano una atmosfera poudree ben definita, che sostiene tutta la piramide. Il fondo, legnoso con il vetiver e tanto muschio di quercia dona un aspetto vintage alla composizione che non risulta vetusto ma risulta tagliato su misura per una fragranza con questo curriculum.
In sintesi, Habanita versione 2012 Γ¨ una reinterpretazione rispettosa e consapevole di un classico della profumeria francese: non una semplificazione, ma una rifinitura. Il suo cuore rimane noir, sensuale e nostalgico, ma con una nuova leggibilitΓ  che lo rende accessibile anche a chi si avvicina per la prima volta a questo tipo di costruzione olfattiva. Un profumo che continua a raccontare una storia, ma con una voce piΓΉ limpida, senza perdere profonditΓ  o personalitΓ .

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